Mancano soltanto due giorni alla scadenza fiscale che la nostra amministrazione finanziaria ha fissato per gli elenchi del cinque per mille riservati alla ricerca scientifica: in effetti, il prossimo 30 giugno rappresenta il termine ultimo per provvedere alla presentazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, un documento molto utile, visto che consente di certificare e attestare l’esistenza dei requisiti che sono previsti dalla legge per l’iscrizione. I soggetti chiamati a rispettare la data in questione sono tutti quegli enti senza scopo di lucro che sono attivi nell’ambito della ricerca scientifica e che hanno intenzione di partecipare al consueto riparto della quota del cinque per mille dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).
La procedura da seguire è piuttosto semplice, dato che basta presentare questa dichiarazione attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ma di quali enti si tratta esattamente in questo caso? Per capirlo, bisogna scandagliare un testo normativo ben preciso, il Dpcm del 23 aprile 2010 (“Finalità e soggetti ai quali può essere destinato il cinque per mille per l’anno finanziario 2010”). In effetti, la lettera b del primo comma del primo articolo della legge appena menzionata stabilisce che la scelta del contribuente può andare anche nella direzione del finanziamento della ricerca scientifica e dell’università.
Tra gli esempi che si possono fare ve ne sono anche alcuni piuttosto famosi; in particolare, si devono ricordare l’Istituto Nazionale di Alta Matematica (Indam), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (meglio conosciuto con l’acronimo Cnr), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Nel corso del 2009 si è provveduto a elencare anche quelle organizzazioni che avevano la possibilità di dedurre in maniera totale le erogazioni finalizzate ai progetti di ricerca scientifica, una opportunità prevista solamente per le erogazioni poste in essere in denaro e nell’ipotesi di un assoggettamento all’Ires (Imposta sul Reddito delle Società), escludendo quindi le persone fisiche.