Come noto, una delle principali voci relative alle detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi ai fini dell’imposizione IRPEF, è relativa alle spese sanitarie. Ma quanto e cosa è possibile scaricare? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo tema, cercando di eliminare le nubi interpretative su dispositivi medici, spese di riabilitazione, spese per palestre e ancora acquisto di macchine a ultrasuoni.
Iniziamo con il segnalare che i dispositivi medici acquistati in erboristeria sono ammessi in detrazione, contrariamente a quanto ipotizzato superficialmente: nella normativa di riferimento non vi è infatti una richiesta esplicita della qualifica del soggetto cedente. Di conseguenza è possibile scaricare i dispositivi medici anche se acquistati in centri quali, ad esempio, le erboristerie.
Per quanto invece concerne le spese per le riabilitazioni, la detrazione del 19% è prevista per le prestazioni sanitarie rese alla persona da operatori rientranti nelle “professioni sanitarie riabilitative” di cui all’art. 3 del decreto 29 marzo 2011, senza una specifica prescrizione medica, a patto che nella ricevuta rilasciata dal professionista sia specificata in maniera univoca la figura professionale, e indicata la prestazione.
Le spese sostenute per l’iscrizione a una palestra per lo svolgimento dell’attività motoria – ancorchè finalizzate alla cura o alla prevenzione di una patologia, e prescritte da un medico – non sono invece detraibili. Sono detraibili, in cambio, le spese per l’acquisto della macchina a ultrasuoni, a patto che il contribuente sia in possesso dello scontrino o della fattura con indicazione del soggetto che sostiene il costo e se si dimostra che il dispositivo è conforme alle direttive comunitarie.
► RIPRISTINO IVA PER CESSIONI E LOCAZIONI DI NUOVE COSTRUZIONI
Per quanto infine concerne l’ippoterapia e la musicoterapia, in assenza di una norma specifica che qualifichi queste attività come sanitarie, per ottenere la detrazione è necessaria la dichiarazione del medico che ne attesti la necessità per la cura della patologia, e che queste attività siano eseguite in centri specializzati sotto il controllo di personale medico.