Il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, durante un recente question time, ha risposto ad alcuni interrogativi sul futuro dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Tra i vari riscontri forniti dal sottosegretario, innanzitutto, segnaliamo un intervento sull’esclusione Irap dei “piccoli”: il governo sta valutando la possibilità di intervenire per poter definire, in maniera precisa, quali siano gli elementi che configurano la “autonoma organizzazione”.

Nell’attesa che venga definita tale normativa, l’agenzia delle entrate non può che riferirsi ai suoi interventi di prassi amministrativa e ai principi giurisprudenziali, secondo cui sussiste “autonoma organizzazione” se ricorre l’impiego in modo non occasionale di lavoro altrui, o l’utilizzo di beni strumentali eccedenti per quantità e valore, le necessità minime per l’esercizio dell’attività.

I principi di cui sopra, conclude il sottosegretario, si applicano ai professionisti, agli artisti e agli esercenti le attività ausiliarie dell’imprenditore comemrciale, fra i quali gli agenti di commercio e i promotori finanziari.

► PRESSIONE FISCALE OLTRE IL 60%

Ancora, la disciplina del prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento ed intrattenimento è già stata oggetto di rideterminazione con il d.l. 138/2011 con eliminazione del sistema a scaglioni, sostituito da un meccanismo di aliquote fisse che condurranno a una progressiva stabilizzazione della raccolta.

La risposta del sottosegretario conferma che al momento non è prevista alcuna iniziativa allo studio sul fronte del prelievo erariale unico.

Infine, per quanto concerne l’assistenza domiciliare all’infanzia, è stato stabilito che per poter considerare detraibili, ai fini Irpef, le rette pagate dai genitori per i servizi di assistenza domiciliare all’infancia, occorre verificare se gli asili (così come quelli pubblici) si caratterizzano per la presenza di una struttura organizzativa idonea a garantire leduzione e l’assistenza alla prima infancia in maniera continuativa. Se sussistono tali requisiti, le spese sostenute dai genitori per tali prestazioni possono essere ammesse alla detrazioni di imposta.