Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento delle finanze, che hanno diffuso una serie di interessanti informazioni sulle tipologie di dichiarazioni fiscali presentate dai contribuenti nel 2011 (ma relative al periodo di imposta del 2010 per società di persone, IVA, enti non commerciali, registro e successioni, studi di settore), gli importi compensati in F24 sarebbero passati da quota 16,5 miliardi di euro a 10,1 miliardi di euro, con una contrazione del 39%.
In particolar modo, sarebbero oltre 5,1 milioni i contribuenti che nel corso del 2011 non hanno presentato alcuna dichiarazione IVA, con una flessione dell’1 per cento rispetto al 2010. La causa è da ricondursi prevalentemente alla mancata presentazione della dichiarazione da parte di coloro che hanno optato per i contribuenti minimi previsto in favore dei soggetti che non hanno ricavi superiori a 30 mila euro (nel 2010, le adesioni al regime hanno registrato un incremento del 14,4%).
Per quanto invece concerne l’applicazione degli studi di settore, la stessa ha riguardato nel 2010 circa 3,5 milioni di soggetti, in flessione dello 0,42% rispetto all’anno precedente (nel 63% dei casi si tratta di persone fisiche). Nel comparto degli studi di settore, si è registrato un lieve aumento dei ricavi / compensi di un punto percentuale, con un reddito medio dichiarato pari a 27.300 euro per le persone fisiche (in rialzo di 3,1 punti percentuali rispetto al 2009) a 37.500 per le società di persone (+ 4,3 punti percentuali) e a 31.600 euro per le società di capitali e per gli enti (+ 19,7 punti percentuali). Dal punto di vista dei settori, il dato più basso è quello dei commercianti, con 20.400 euro.
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Infine, per quanto riguarda le dichiarazioni delle società di persone, nel 2011 sono state pari a 993.284 unità, in calo dell’1,28% rispetto al 2010. Il reddito medio è stato pari a 41.960 euro, in stabilità rispetto all’anno precedente.