Buone notizie sul fronte del contrasto all’evasione fiscale internazionale. Stando a quanto comunica la Guardia di Finanza, le azioni di lotta alla sottrazione di importi nei confronti del fisco avrebbero generato delle gradevoli novità. In particolare, sarebbero la Svizzera, Hong Kong e la Gran Bretagna i Paesi esteri che maggiormente ricorrono all’interno della gamma di attività condotte dai finanzieri in questa prima parte del 2012, e che hanno consentito alle Fiamme Gialle in individuare più di 4,6 miliardi di euro di redditi non dichiarati.
Tra i principali illeciti fiscali internazionali scoperti dai finanzieri non vi sono tuttavia solamente episodi “tradizionali”, come ad esempio le finte residenze oltre confine (che sono il 22% del totale). La maggior parte delle attività (pari al 67%) riguardano infatti l’individuazione di stabili organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere.
La casistica è però molto più ampia: si parla infatti, all’interno dei report delle Fiamme Gialle, anche di società capo gruppo inesistenti in località di comodo, prestanome stranieri, fittizi acquirenti in Paesi selezionati “accuratamente”, e ancora molte altre costruzioni finanziarie artificiose.
► INCONTRO ITALIA – SVIZZERA SULL’EVASIONE FISCALE
In particolare, la Guardia di Finanza segnala tra i principali casi quello di un uomo di Udine che aveva trasferito la propria residenza in un paradiso fiscale come la Repubblica dominicana. La residenza era però fittizia, poiché l’uomo viveva proprio ad Udine in una villa ottocentesca, oggetto di cessioni anomale tra diverse società, a lui riconducibili, anche tramite prestanome. Nella villa sono state trovate carte compromettenti, in grado di documentare un sistema di frode da oltre 12 milioni di euro, con il coinvolgimento di 7 persone (3 delle quali arrestate).
Continueremo a monitorare l’andamento delle lotte di contrasto all’evasione fiscale internazionale anche nel corso dei prossimi mesi, tenendovi informati sul saldo ottenuto dalle azioni di lotta a queste cattive pratiche.
3 thoughts on “Evasione fiscale internazionale”