Considerato che le scadenze IMU sono alle porte, con il primo appuntamento fissato, improrogabilmente, per il 18 giugno 2012, centinaia di migliaia di contribuenti si domandano cosa accadrà nell’ipotesi di un mancato o incompleto versamento dell’imposta municipale unica nei tempi concordati. A chiederselo è stata anche la CGIA di Mestre, che ha formulato una serie di ipotesi prevedendo cosa potrebbe generare l’impossibilità di far fronte al pagamento del nuovo balzello sul patrimonio immobiliare dei contribuenti italiani.

La risposta è fortunatamente abbastanza di sollievo: grazie agli istituti del ravvedimento (breve o lungo), le sanzioni sono relativamente basse, permettendo così alle famiglie italiane in difficoltà di poter fronteggiare le difficoltà economico finanziarie momentanee, provvedendo al ritardato pagamento dell’imposta municipale unica qualche giorno o qualche settimana dopo l’idonea scadenza.

Stando alle formulazioni compiute dal centro studi di Mestre, infatti, ipotizzando che l’imposta municipale unica sia pari a 50 euro, il contribuente ritardatario pagherà circa 1,60 euro di sanzioni e interessi aggiuntivi nell’ipotesi in cui il pagamento avvenga entro un mese dalla scadenza originaria; la maggiorazione salirebbe invece a quota 3,13 euro nell’ipotesi di pagamento ritardato sino ad un anno.

► ERRORE IMU, MIGLIAIA DI F24 RIFIUTATI

Insomma, buone notizie (o quasi) per quei tanti italiani che non saranno in grado di fronteggiare il pagamento della prima rata dell’imposta municipale unica 2012. Per loro, le sanzioni e gli interessi per i ritardati e volontari pagamenti con l’istituto del ravvedimento, saranno piuttosto contenuti.

A proposito di scadenze, queste saranno pari al 18 giugno per quanto concerne la prima rata dell’acconto, al 17 settembre per quanto invece riguarda la seconda rata dell’acconto (eventuale, e limitata alla sola prima casa o abitazione principale, e relative pertinenze) e al 17 dicembre per il conguaglio, che si preannuncia particolarmente corposo e ben in grado di mettere in serie difficoltà di bilancio decine di migliaia di nuclei familiari italiani.