Sono rimasti a disposizione appena due giorni per far fronte alla scadenza fiscale relativa all’Iva intracomunitaria: nel dettaglio, si tratta della liquidazione e del pagamento di quella Imposta sul Valore Aggiunto che si riferisce agli acquisti intracomunitari dello scorso mese di aprile. L’adempimento in questione deve essere realizzato dagli enti di tipo non commerciale e gli agricoltori che sono esonerati, avendo cura di utilizzare il modello F24 che è disponibile presso gli istituti di credito e le agenzie postali. In questo caso, è necessario indicare nel documento fiscale in questione il codice 6004, il quale sta proprio a indicare il versamento dell’imposta mensile. Ovviamente, non tutti i contribuenti sono tenuti a rispettare la data di domani come termine ultimo.
In effetti, i soggetti coinvolti sono gli enti non commerciali che non sono soggetti passivi d’imposta, ma anche coloro che lo sono, prendendo come base di riferimento tutte quelle operazioni di acquisto che sono state poste in essere al momento dell’esercizio di attività di tipo non commerciale. Che cosa bisogna fare, invece, se si desidera conseguire l’esenzione dell’Iva negli scambi comunitari? In questo caso, bisogna dimostrare che i beni sono destinati effettivamente all’estero, come è anche stato puntualizzato e sottolineato in una delle ultime sentenze della Corte di Cassazione, la quale ha confermato lo stretto rapporto tra la natura di tale operazione e il riconoscimento del beneficio.
Volendo essere ancora più precisi, è il 1993 l’anno di svolta per quel che riguarda tale disciplina. È infatti in quell’anno che viene promulgata una legge apposita che ha provveduto a recepire le direttive dell’Unione Europea ai fini dell’armonizzazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Tali operazioni non costituiscono delle importazioni oppure delle esportazioni, ragione per cui essere sono soggette a forme di controllo che si basano sullo scambio di informazioni stabilito tra i paesi comunitari, informazioni poi acquisite per l’obbligo di presentare i cosiddetti elenchi Intrastat.
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