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Le ultime modifiche legislative all’Ivie

L’Ivie è uno dei nuovi tributi con cui diversi contribuenti dovranno avere a che fare: si tratta infatti dell’Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero, una misura che ha comunque beneficiato di qualche cambiamento dopo le ultime pubblicazioni della Gazzetta Ufficiale. In particolare, come previsto dalla legge 44 di quest’anno (“Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”), la tassa in questione non è mai dovuta nel caso l’importo dovesse essere inferiore ai duecento euro. Allo stesso modo, questo testo normativo ha precisato altre deduzioni, facendo riferimento all’Imposta di Scopo reintrodotta dal governo Monti. L’Ivie esiste già da diverso tempo, tanto che il suo primo pagamento è stato previsto e fissato per l’anno d’imposta 2011; si sta parlando di un’aliquota che è pari a 0,76 punti percentuali del costo totale che risulta dall’acquisto immobiliare o altri contratti simili.

In alternativa, il valore a cui riferirsi è quello che si può rilevare nel luogo in cui trova l’immobile stesso. Nel caso in cui, al contrario, gli immobili dovessero essere situati in uno stato che fa parte dell’Unione Europea o che ha aderito allo Spazio Economico Europeo, si andrà a sfruttare il valore usato nel paese estero. Tra l’altro, non ci si è limitati solamente a queste novità.

In pratica, bisogna aggiungere anche le misure agevolative introdotte per i cittadini che lavorano all’estero per conto dello Stato italiano o anche presso delle organizzazioni internazionali di cui fa parte il nostro paese: nell’ipotesi in cui l’immobile si trovi in queste situazioni ed è una abitazione principale, l’aliquota si riduce fino a 0,40 punti percentuali, a cui si aggiunge perfino una detrazione di cinquanta euro per ogni singolo figlio (l’età non può essere superiore ai ventisei anni). Dall’Ivie, infine, è possibile dedurre le imposte di natura patrimoniale e reddituale, a patto che non si sia beneficiato del credito d’imposta.

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