Austria e Svizzera hanno siglato un importante accordo finalizzato a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Stando a quanto ha precisato il segretario di stato alle questioni finanziarie internazionali, grazie a tale intesa “le persone domiciliate in Austria possono regolarizzare le loro relazioni bancarie in Svizzera, sia attraverso un’imposta supplementare unica, sia rivelando i loro conti”.
L’accordo prevede, nel dettaglio, che i contribuenti austriaci per poter regolarizzare la loro situazione potranno pagare un’imposta che sarà compresa tra un minimo del 15% e un massimo del 38% del capitale detenuto in Svizzera, conteggiato sulla base della durata della relazione bancaria nella Confederazione e dell’entità dello stesso patrimonio.
Successivamente a tale prima fase, la Svizzerà preleverà e trasferirà all’Austria un’imposta con un’unica aliquota, pari al 25% sul rendimento dei capitali. Una duplice transazione che avverrà in maniera completamente anonima, garantendo in tal modo la massima riservatezza della clientela.
Ad ogni modo, l’accordo non è ancora operativo, anche se non vi dovrebbero essere particolare ostacoli per la sua implementazione. L’intesa dovrà infatti passare al vaglio dei Parlamenti dei due Paesi, per entrare poi in vigore all’inizio del prossimo anno. Il documento prevede infine che vengano agevolate le prestazioni di servizi finanziari tra i due Paesi, e che vengano ammorbidite le condizioni richieste agli istituti di credito svizzeri per poter ottenere una licenza bancaria in Austria.
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