La Cgia di Mestre ha effettuato una nuova ricerca sulla pressione fiscale che i cittadini italiani dovranno subire in questo 2012 che si è preannunciato – e già confermato – particolarmente denso di difficoltà. Stando alle analisi effettuate dal centro studi, i cittadini più pressati dal fisco sarebbero quelli lombardi, con Varese al top del tasso di pressione tributaria locale pro capite, con un controvalore medio del peso delle tasse locali pari a ben 1.714 euro.
Il gradino intermedio del podio è invece occupato da Lecco, con un peso delle tasse locali pari a 1.681 euro, seguito da Bergamo, Monza e Bologna, che condividono la terza posizione con un peso delle tasse locali pari a 1.665 euro. La situazione va meglio al Centro Sud, mentre è ancora il Nord a farla da spiacevole padrone nelle zone alte, con Sondrio che occupa il quarto posto con 1.650 euro, a sua volta seguita da Pavia e Rieti con 1.630 euro.
Come appena anticipato, la situazione è certamente migliore al Sud, considerato che a chiudere il lungo elenco di comuni sono Caltanisetta con 789 euro pro capite, Agrigento con 767 euro pro capite e Lanusei, con 671 euro.
Sempre secondo quanto afferma la Cgia di Mestre, i dati sarebbero stati calcolati sulla base delle entrate tributarie versate da tutti i contribuenti ai Comuni, alle Province e alle Regioni, in rapporto alla popolazione residente. “Il nostro sistema fiscale è basato sul principio della progressività” – ricorda il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bertolussi – “da ciò si evince che nelle realtà dove si versano più tasse i livelli di reddito sono mediamente più elevati e, quasi sempre, la qualità e la quantità dei servizi offerti sono i migliori”.
Insomma, cittadini del Nord sicuramente più tassati ma, probabilmente, anche ben più ricchi dei loro colleghi del Mezzogiorno.
► GRUPPI IVA CON LE NUOVE NORME
► TASSE PIù BASSE GRAZIE ALLA LOTTA ALL’EVASIONE
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