Come noto, il canone RAI è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo. Il suo pagamento è effettuabile attraverso un versamento annuo (eventualmente frazionabile) e riguarda – salvo poche eccezioni – tutti coloro che sono titolari di un dispositivo finalizzato alla ricezione del segnale televisivo. Ma cosa accade nell’ipotesi di mancato o ritardato pagamento? Quali sono le multe cui si va incontro?
Gli abbonati che non hanno provveduto a versare il canone RAI nei tempi previsti, sono tenuti a pagarlo maggiorato di interessi legali e delle spese per la riscossione coattiva, eventualmente promossa dalla amministrazione finanziaria. Il versamento del canone RAI – maggiorato delle more – deve essere effettuato attraverso il bollettino allegato alla richiesta di pagamento inviato dalla RAI.
Il mancato pagamento del canone RAI può essere effettuato da parte degli abbonati in seguito ad accertamento della Guardia di Finanza, o su base volontaria: nella prima ipotesi, l’amministrazione può comminare una sanzione amministrativa di importo compreso tra un minimo di 103,29 euro e un massimo pari a 516,46 euro.
La stessa sanzione è inoltre prevista a carico di coloro che detengono apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall’ambito familiare, pur senza essere titolari dabbonamento speciale.
Ricordiamo che il versamento per il rinnovo dell’abbonamento deve essere effettuato mediante qualsiasi Ufficio Postale su bollettino di conto corrente postale 2015 inviato alla RAI o, in mancanza, richiesto alla sede regionale della RAI competente per territorio, o tramite domiciliazione bancaria che sia precedente disposta su moduli inviati dalla RAI (l’addebito del canone è in questo caso previsto solamente in forma annuale). Il termine per il pagamento è fissato nella giornata del 31 gennaio di ogni anno, posticipato al giorno lavorativo successivo in caso di scadenza sulla giornata di sabato, domenica e festivo.
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