Un messaggio INPS chiarisce alcuni equivoci sorti in merito ai lavoratori che svolgono una doppia professione, e che si trovino vicini al momento del pensionamento. Stando a quanto affermato dal chiarimento contenuto nelle note 4071 e 3884 del 2012, infatti, la doppia attività agevolerebbe il prepensionamento degli usurati, poiché se il lavoratore perfeziona i requisiti agevolati contemporaneamente sia nella gestione per dipendenti che in quella dei lavoratori autonomi, la certificazione sarà rilasciata dalla gestione che per prima ha riscontrato il perfezionamento dei requisiti, garantendo così al lavoratore l’accesso alla pensione.
I chiarimenti riguardano quindi il beneficio del prepensionamento, riservato a coloro che hanno svolto attività particolarmente faticose e pesati. Per avervi titolo, il lavoratore è tenuto a presentare domanda l’ente previdenziale che verificherà i requisiti e certificherà i diritto, fermo restando che il prepensionamento potrà avvenire solo con copertura delle risorse disponibili.
L’INPS spiega ancora che la titolarità dell’assegno ordinario o della pensione di invalidità non costituisce elemento ostativo per ottenere la certificazione del diritto al prepensionamento, ma la liquidazione della pensione di anzianità con il riconoscimento del beneficio per attività usurante potrà avvenire solo previa revoca o mancata conferma di altre prestazioni di invalidità.
Infine, con riferimento agli iscritti al fondo personale per i pubblici servizi di trasporto, l’INPS spiega che i periodi di anzianità contributiva maturati prima del 1 gennaio 1996 non possono essere considerati utili, e che gli autoferrotranvieri possono utilizzarei i contributi del fondo e quelli acquisiti successivamente.
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