Il Tar della Campania ha di fatto avviato una nuova fase interpretativa sulla procedura di apertura di bar e ristoranti. Stando a quanto affermato dal Tribunale Amministrativo Regionale, infatti, per iniziare una nuova attività di somministrazione è sufficiente presentare allo sportello unico una “mera segnalazione dell’interesse di inizio di attività”.
Secondo il Tar, pertanto, sulla base dell’attuale panorama normativo è possibile afermare che “il legislatore ha inteso generalizzare la liberalizzazione delle attività commerciali sulla scia di quanto, in parte, già effettuato con il decreto Bersani, uniformando la disciplina abilitativa allo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande a quelle delle ulteriori attività commerciali e prevenendo, in tali casi, la formazione del titolo per silenzio-assenso, ad eccezione delle ipotesi in cui siano previsti limiti, contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi, fatto salvo naturalmente l’esercizio dei poteri inibitori o di autotutela previsti dalla norma medesima”.
Il Tar della Campania ha pertanto di fatto anticipato la pronuncia parlamentare, dichiarando la semplificazione e la liberalizzazione delle procedure di apertura degli esercizi ristorativi. Bisognerà ora valutare in che modo il comportamento anticipatore del Tribunale Amministrativo Regionale possa essere replicato da altri organi territoriali, e come – soprattutto – tale pronuncia troverà coordinamento nei lavori parlamentari, e con eventuali novità al testo unico di pubblica sicurezza, e altri materiali normativi sulle tutele del territorio.
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