Il versamento dell’Imu deve essere effettuato attraverso F24, ma ai Comuni deve essere lasciata la libertà di decidere se il tributa debba essere riscosso direttamente da loro, o attraverso dei concessionari cui affidare il servizio. A dirlo è una nota della Ascotributi locali, secondo cui l’Agenzia delle Entrate dovrebbe muovere nei confronti di un provvedimento che possa riconoscere l’opportuna capacità di gestione autonoma della riscossione da parte degli enti comunali.
A ben vedere, sottolinea recentemente il quotidiano Italia Oggi, la norma di legge non risulta essere molto chiara nella formulazione sulle modalità di versamento dell’imposta. Il d.l. 201/2011, all’articolo 13, si limita infatti a stabilire che la somma di competenza dello stato deve essere versata “contestualmente all’imposta municipale propria”.
In aggiunta, l’art. 52 del d.lgs. 446/1997 riconoscerebbe agli enti il potere di decidere la modalità di riscossione spontanea e coattiva delle proprie entrate. L’introduzione della modalità unica di versamento con F24 apporterebbe pertanto una deroga alla disciplina, con potenziale conseguenza di un doppio pagamento tramite F24 (un versamento a favore del comune, uno a favore dello stato).
Ad ogni modo, l’associazione fa rilevare che il versamento tramite F24 era già previsto per la “veccia” Ici, ed è attualmente regolamentato dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 26 aprile 2007. Insomma, una vicenda non proprio lineare, che nelle prossime settimane potrebbe divenire oggetto di opportuna chiarificazione da parte delle Entrate, con un provvedimento molto atteso da parte degli operatori di categoria.
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