La fatturazione delle attività di una ditta individuale rappresenta sempre un momento molto delicato e da perfezionare nel minimo dettaglio: in particolare, un aspetto da tenere sempre sott’occhio è quello delle cosiddette operazioni intracomunitarie, anche perché circa un anno fa l’Unione Europea ha espressamente previsto come tali attività richiedano necessariamente l’iscrizione al Vies (Vat Information Exchange System), il sistema di scambi automatici tra le amministrazioni finanziarie dei paesi comunitari. Come vanno compilate le fatture in questo caso e quindi annotata l’Imposta sul Valore Aggiunto? L’iscrizione al sistema appena accennato è previsto anche dal Decreto legge 78 del 2010, il quale l’ha imposta come un vero e proprio obbligo. Secondo una circolare della scorsa estate dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, questa stessa iscrizione è fondamentale anche per quei contribuenti che sono soliti ricevere delle prestazioni di servizi da parte di soggetti comunitari.
Tra l’altro, la prova dello status di soggetto passivo del committente può essere effettuata proprio mediante una opportuna consultazione dei dati che sono presenti nello stesso archivio del Vies. Il limite di questo documento fiscale, però, è rappresentato dal fatto che non sono specificati gli obblighi in capo al committente di nazionalità italiana che non è iscritto al sistema e che riceve una fattura da un prestatore comunitario senza alcuna applicazione dell’Iva.
Visto che non vi sono altre disposizioni a tal proposito, sembra normale che la responsabilità non possa essere imputata al committente italiano. In riferimento, invece, alla compilazione della fattura, quest’ultima va annotata nel registro degli acquisti, anche in base a quanto si legge nel Dpr 633 del 1972, il celebre Decreto Iva. Infine, un ultimo cenno lo merita la compilazione dei modelli Intrastat: in questo caso, infatti, tutti i servizi generici che sono stati ricevuti dai soggetti comunitari a partire dal trentunesimo giorno successivo all’iscrizione nel Vies vanno riepilogati con la massima cura nei documenti consueti.
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