La nostra amministrazione finanziaria ha deciso di intervenire proprio nel corso della giornata di ieri per spiegare l’argomento relativo alle azioni proprie di una compagnia che devono essere assegnate ai soci: la risoluzione 12/E ha comunque approfondito un argomento già toccato nel 2011, quando era stato specificato come questi stessi titoli dovessero essere trattati alla stregua di utili che passano a capitale sociale dal punto di vista tributario. La contabilità prevista in ambito civilistico, però, è diversa da quella internazionale (i cosiddetti principi Ias-Ifrs), visto che non contempla l’iscrizione di tali azioni nell’attivo del bilancio stesso, ma soltanto di una posta patrimoniale. Quindi, visto che l’assegnazione dei titoli non dà luogo a un trasferimento di ricchezza, l’investimento non può essere configurato come una distribuzione di un dividendo in natura.

Questo vuol dire che il trasferimento in questione viene finanziato dagli utili oppure dalle riserve di utili. L’Agenzia delle Entrate è stata però chiamata a fornire altri chiarimenti a tal proposito, anche perché la disciplina fiscale appariva un po’ troppo “nebulosa”. Nel dettaglio, i principi dello scorso anno sono stati ribaditi in blocco, ma ci si è soffermati su altri elementi importanti. In particolare, bisognava comprendere meglio il ruolo della riserva trasferita a capitale sociale e destinata al finanziamento dell’aumento gratuito dello stesso.

In questo caso, è stato precisato che il trasferimento in questione vale solamente per la quota di riserva che corrisponde al valore nominale delle azioni che sono state assegnate (come emerge chiaramente anche dal Tuir). In secondo luogo, occorrevano dei chiarimenti in merito alla riserva che determina una eccedenza da tassare: quando il capitale sociale è incapiente, vale a dire non in grado di coprire una passività, allora l’eccedenza della riserva viene a rappresentare una distribuzione dei dividendi, visto che si sta parlando di un capitale sociale caratterizzato da utili pregressi, in tutto o in parte.