L’Inps ha provveduto a pubblicare l’importo effettivo dei contributi che sono dovuti per quest’anno in relazione ai cosiddetti “lavoratori domestici”, con tanto di coefficienti di ripartizione: si tratta di una misura che dipende direttamente dalle ultime comunicazioni dell’Istat, il quale ha aggiornato le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo. In pratica, la variazione percentuale che si riferisce alle famiglie degli operai e degli impiegati è pari al 2,7% (il periodo di riferimento è quello compreso tra gennaio e dicembre 2010 ovviamente). C’è comunque da precisare che l’aliquota contributiva per i datori del lavoro domestico è rimasta immutata rispetto al 2011. La stessa aliquota, inoltre, è stata determinata in misura minore per la disoccupazione dei datori di lavoro che sono soggetti al contributo Cuaf (Cassa Unica Assegni Famigliari), con una incidenza scontata sul totale complessivo.

Questa determinazione è stata resa possibile a causa della validità di alcuni esoneri, vale a dire quelli che sono previsti dalla Legge 388 del 2000 (la Finanziaria per il 2001) e quelli che sono stati istituiti da un altro testo normativo, la Legge 266 del 2005 (la Finanziaria per il 2006). Fino al prossimo 31 dicembre, dunque, vi saranno queste nuove cifre a cui far riferimento, sia per i lavoratori italiani che per quelli stranieri. La retribuzione oraria, poi, è divisa in quella effettiva e convenzionale. Le differenze riguardano il tipo di gestione.

Facciamo un po’ d’ordine. Ad esempio, la gestione Fpld (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) prevede un’aliquota del 17,42% nel caso di lavoratori domestici con Cuaf e del 17,20% se la cassa unica non è prevista; la gestione dei Dipendenti Statali, invece, contempla due aliquote decisamente inferiori (2,03 e 2,15%). Detto che la maternità prevede dei riferimenti pari a zero, occorre aggiungere che la gestione Inail e il Fondo di garanzia del trattamento di fine rapporto sono le ultime due voci della tabella in questione, con aliquote pari a, rispettivamente, l’1,31% e lo 0,20%.