Giusto quattro giorni fa la nostra amministrazione finanziaria ha reso pubblica una importante circolare contenente tutte le precisazioni relative alle accise sul gasolio: in pratica, sono stati stabiliti nel dettaglio tutti i rimborsi relativi allo scorso anno e agli autotrasportatori per tali imposte di fabbricazione, senza dimenticare il fondamentale codice tributo che deve essere utilizzato all’interno del modello F24, requisito essenziale per avere accesso al credito d’imposta. L’inoltro delle domande in questione potrà essere realizzato entro e non oltre il 30 giugno di quest’anno, quindi si hanno ancora alcuni mesi di tempo. I rimborsi accennati in precedenza sono di varia entità e vanno schematizzati per una migliore comprensione (le somme si riferiscono a mille litri di prodotto): l’importo sarà pari a 19,78 euro per i consumi del periodo compreso tra il 1° gennaio e il 5 aprile dello scorso anno, 27,08 euro (6 aprile-27 giugno), 67,08 euro (28-30 giugno), 68,98 euro (1° luglio-31 ottobre), 77,88 euro (1° novembre-6 dicembre) e 189,98 euro (7-31 dicembre).
In aggiunta, bisogna ricordare che tutte queste somme relative al risarcimento potranno essere utilizzate solamente dai trasportatori di merci che vantano dei mezzi di massa superiore alle 7,49 tonnellate, anche se non sono esclusi nuovi provvedimenti in tal senso. Esercenti, enti pubblici e imprese di autoservizi sono i principali soggetti coinvolti dalla fattispecie. Cosa devono fare questi ultimi per essere realmente beneficiari?
Le imprese hanno l’obbligo di inviare una apposita dichiarazione all’Agenzia delle Dogane, ovviamente in relazione alla sede aziendale competente per il territorio: il rimborso stesso può assumere una forma specifica, vale a dire la compensazione dei versamenti fiscali (non oltre i 250mila euro). Il codice tributo che segnala questa preferenza è il numero 6740, il quale va indicato nel consueto modello F24: infine, le stesse imprese coinvolte devono anche dimostrare che i loro consumi sono stati posti in essere mediante la fattura fiscale (ad esempio, non è contemplata la scheda carburante).
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