L’Inps è tornato ad aggiornare le notizie relative a un fondo di previdenza molto particolare, vale a dire quello relativo al clero secolare e ai ministri di culto delle confessioni religiose diverse da quella cattolica: in particolare, l’intento dell’ente previdenziale è stato quello di tornare a parlare del contributo a carico degli iscritti, oltre alle modalità di recupero delle differenze che sono dovute per i periodi pregressi. La rideterminazione di queste somme si è ottenuta mediante la pubblicazione di un apposito testo normativo, ovvero il Decreto Interministeriale dello scorso 13 maggio; il contributo da aggiornare è ovviamente quello dovuto per l’anno 2010. Nel dettaglio, si tratta di 1.581,72 euro annui, i quali possono quindi essere suddivisi in 131,81 euro per ogni singolo mese.
Tale importo, tra l’altro, verrà riconfermato non solo per quest’anno, ma anche per il 2012 e il 2013, quando vi sarà l’emanazione di un nuovo decreto ad hoc. Detto del contributo aggiornato, quello già dovuto è leggermente inferiore e ammonta a 1.570,74 euro. C’è anche un termine a cui bisogna fare riferimento in tal senso, vale a dire il 31 marzo del 2012: entro questa scadenza, infatti, è necessario versare le somme in questione sfruttando gli appositi bollettini che sono stati messi a disposizione proprio per gli iscritti del fondo.
Appare scontato precisare che, in caso di ritardi, scatteranno immediatamente aggravi e interessi. Il conto corrente a cui si sta facendo riferimento è quello della sede di Terni dell’Inps stesso, dato che le competenze sono recentemente passate proprio alla città umbra (la denominazione precisa è quella di “Contributi pensionistici fondo clero”). C’è anche un Iban completo, ma tutto è disponibile sul sito web dell’ente e sulla relativa circolare di diffusione di tale aggiornamento. Infine, c’è da specificare il modo di compilazione del documento: in effetti, nella causale vanno indicati il codice fiscale del ministro di culto che è coinvolto e il periodo di riferimento.