È già tempo di pensare alle comunicazioni relative al modello Unico per il 2012: più precisamente, il riferimento deve andare al credito d’imposta per tutti quegli investimenti che vengono realizzati per le attività di ricerca e sviluppo, come previsto espressamente dal Decreto Ministeriale del 4 marzo 2011 (“Strumenti di misura e metodi di controllo metrologico”). C’è una specifica risoluzione della nostra amministrazione finanziaria che parla di tutto questo, vale a dire la 100/E: in base a quanto disposto da tale documento, infatti, vi sono delle precise modalità di utilizzo del credito stesso, oltre a quelle che sono le linee guida per la dichiarazione dei redditi da compilare il prossimo anno. Il beneficio in questione è destinato a quelle aziende che sono state escluse a causa dell’esaurimento dei fondi per il cosiddetto Bonus Ricerca, con un credito pari al 10% relativo a investimenti per attività poste in essere in una data precedente al 29 novembre del 2008.

Come previsto dal decreto già citato in precedenza, poi, l’agevolazione tributaria di cui si sta trattando potrà tornare nuovamente fruibile nel caso di utilizzo del consueto modello F24; in pratica, i contribuenti che puntano a tale credito d’imposta devono essere in regola con l’invio del formulario, vale a dire il cosiddetto modello Frs (in questo caso, la scadenza è avvenuta oltre due anni fa, il 15 giugno del 2009), e devono anche dimostrare di essere rimasti al di fuori delle risorse messe a disposizione.

Bisogna anche rispettare dei limiti specifici comunque: in effetti, l’utilizzo massimo in compensazione di questo credito non può essere superiore al 47,53% dell’importo totale indicato nel formulario, ovvero tutte quelle spese che sono state sostenute nel periodo compreso tra il 2007 e il 2009. Infine, non si possono dimenticare nemmeno i crediti d’imposta: in tal caso, l’F24 va compilato inserendo il codice 6808 (la compensazione è soltanto esterna) e indicando il 2011 come l’anno di riferimento.