La circolare 132 che l’Inps ha provveduto a pubblicare due giorni fa è incentrata, in particolare, sul potenziamento del contenzioso giudiziario: inoltre, un altro obiettivo che ci si è posti in tal senso è quello di prevenire il ricorso alle vie giuridiche. I criteri che hanno ispirato tutto questo sono diversi, ma bisogna ricordare soprattutto la volontà di rendere più compatta l’attività amministrativa, al fine di dare unicità al flusso del processo produttivo, ma anche di potenziare le linee di prodotto e di servizio e di semplificare al massimo l’area del controllo degli stessi flussi contributivi. Pertanto, anche il contenzioso amministrativo è un altro argomento su cui l’ente previdenziale ha voluto soffermarsi con una maggiore attenzione.

In pratica, è stato stabilito di scindere letteralmente in due unità organizzative un’entità unica, ovvero quella relativa alla gestione dei ricorsi amministrativi e giudiziari: la prima unità, la quale sarà denominata appunto “Gestione organizzativa dei ricorsi amministrativi”, verrà collocata in posizione di staff e supporto al direttore vero e proprio della struttura stesa, mentre la seconda (la denominazione ufficiale è “Supporto area legale e gestione del contenzioso giudiziario”) avrà più che altro un ruolo di servizio rispetto all’ufficio legale già esistente da diverso tempo.

I compiti saranno suddivisi in maniera altrettanto precisa: nel dettaglio, l’unità di staff dovrà gestire l’autotutela dell’ufficio, assistere l’utenza al momento dell’invio elettronico dei ricorsi amministrativi e gestire il procedimento giudiziario di accertamento tecnico-preventivo (obbligatorio quando si tratta di invalidità civile). Al contrario, l’unità relativa all’area legale potrà gestire il ricorso giudiziario nella sua fase iniziale (in particolare, la protocollazione e l’acquisizione dell’intera procedura), ma anche monitorare la trasmissione istruttoria nei tempi che saranno utili per la stesura della memoria difensiva, acquisire i precetti e i pignoramenti nella procedura e i ricorsi ai Tar, senza dimenticare i giudizi più strettamente collegati alla materia penale che si riterrà opportuno gestire.