A quasi due anni e mezzo dal terribile sisma che ha devastato L’Aquila e l’Abruzzo, l’Inail torna a battere cassa: la riscossione delle rate relative all’ente previdenziale e che prevedono una scadenza tra i mesi di gennaio e ottobre di quest’anno non potrà più beneficiare della sospensione che era stata decisa per venire incontro ai cittadini in difficoltà. A questo punto, ai contribuenti coinvolti non rimane che provvedere all’adempimento, facendo estrema attenzione a non andare oltre la scadenza che è stata fissata in questo caso, vale a dire il prossimo 16 dicembre. Tutto ciò rientra nel Dpcm che è stato pubblicato lo scorso 4 agosto dal Consiglio dei Ministri, il quale ha appunto stabilito le rate da saldare e il tempo entro cui farlo.
Il blocco in questione, invece, era stato ufficialmente riconosciuto all’inizio di quest’anno, più precisamente il 21 gennaio con un’apposita circolare: in effetti, inizialmente si era parlato dei pagamenti da porre in essere tra gennaio e giugno, ma poi è intervenuto il Decreto 225 del 2010 (il cosiddetto “Milleproroghe”), il quale ha riformato la disciplina e ha disposto l’aggiunta di altri quattro mesi e la conseguente proroga della scadenza fiscale.
Questo vuol dire che, a meno di una nuova proroga temporale, il versamento rimane fissato in questi termini: le modalità da seguire sono quelle consuete, quindi i contribuenti abruzzesi dovranno far riferimento al modello F24 e indicare al suo interno i pagamenti in questione. A tal fine, infatti, sono stati predisposti ben quattro codici tributo, mediante la gestione dei rapporti assicurativi. Anzitutto, c’è il codice 148, relativo alle persone giuridiche con volume d’affari che nel 2009 superava i 200mila euro (il numero di riferimento è 999148); il codice 149 è invece destinato alle persone fisiche e alle loro posizioni assicurative territoriali. Il quadro viene infine completato dai codici 150 (persone giuridiche con volume inferiore ai 200mila euro) e 151.
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