Il contenzioso con il fisco è una realtà piuttosto frequente nel nostro paese ed è per questo motivo che l’Agenzia delle Entrate ha predisposto in maniera accurata questo adempimento in relazione al modello F24: in effetti, il pagamento di tutte quelle somme di denaro che si riferiscono a tali liti dovrà avvenire entro e non oltre il 30 novembre prossimo, mentre per la relativa richiesta ci sono ancora sette mesi di tempo, visto che la scadenza in questione è stata fissata al 2 aprile del 2012. In questo modo, tutte le liti fiscali possono essere portate a compimento in maniera rapida ed efficace, con un’unica soluzione di pagamento. In pratica, la novità si è resa necessaria dopo l’approvazione di questa estate della manovra economica (per la precisione si tratta del Decreto 98 del 2011) che la prevede espressamente.

L’intento della nostra amministrazione finanziaria è quello di diminuire in modo sensibile il numero delle cause che vengono ogni affrontate in sede di commissione tributaria, visto che spesso vi sono dei rinvii che richiedono nuovi processi e nuove pronunce. I contribuenti coinvolti devono dunque far riferimento al modello F24 denominato “Versamenti con elementi identificativi”: volendo essere ancora più precisi, occorre sottolineare che per ogni lite è necessario un singolo documento fiscale.

Inoltre, bisognerà indicare con precisione tutti i dati utili per l’identificazione del contenzioso e inserire un apposito codice tributo, il numero 71 che appunto segnala l’avvio di una causa da parte di un soggetto. Infine, vi sono dei numeri e delle percentuali da tenere bene a mente. Anzitutto, per i contenziosi che valgono meno di duemila euro se ne devono pagare 150, mentre il pagamento è variabile a secondo dell’esito della sentenza: nel dettaglio, si verserà il 10% del valore nell’ipotesi di pronuncia favorevole al contribuente, il 50% per l’esito a favore delle Entrate e il 30% nel caso in cui non vi sia stata sentenza.