Nella lunga lista di scadenze temporali relative alla giornata del 31 marzo, ce n’è una molto importante che riguarda da vicino l’Unione Europea: per la precisione, sono rimasti infatti ancora quindici giorni per ottemperare alla presentazione in modalità elettronica delle istanza di rimborso dell’Iva comunitaria.
Entrando maggiormente nel dettaglio, i contribuenti che hanno posto in essere delle operazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto nel periodo d’imposta 2009 sono interessati dalla compilazione tributaria, ma a questo punto sorge spontanea una domanda: che cosa si intende per Iva comunitaria?
Le istanze si riferiscono all’imposta che è stata assolta in altre nazioni che fanno parte della Comunità Europea per l’appunto, ma anche a quella dei soggetti che risiedono in altri stati membri e a coloro che sono stabiliti in paesi non appartenenti alla Comunità, ma che hanno assolto l’Iva nello stato. Dunque, possiamo citare come esempio gli operatori economici che hanno avuto a che fare con attività di questo tipo; tra l’altro, bisogna precisare che la data del 31 marzo rappresenta una proroga della precedente scadenza, la quale è venuta incontro a quanto disposto dalla direttiva 66 del 2010.
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