C’è tempo fino al 31.01.2010 per raccogliere l’invito a firmare la petizione via mail dell’Associazione Contribuenti Italiani, finalizzata all’ottenimento del rimborso dell’IVA pagata, indebitamente, sulla tassa rifiuti.
L’associazione ha ribadito l’illegittimità della tassa pagata ed ha invitato tutti i contribuenti a compilare il modulo presente sul sito Contribuenti.it.
Il rimborso verrà chiesto alla luce delle sentenza della Corte Costituzionale n. 238/09 con la quale stabilito che quella sui rifiuti è una tassa e non una tariffa, quindi non è possibile applicare l’IVA. Il rimborso è possibile richiederlo per gli ultimi 10 anni.
Le richieste inoltrate all’Associazione saranno esaminate in ordine cronologico di ricevimento.
In data 5/10/09 ho formalmente chiesto all’Azienda AMA spa-Roma la restituzione dell’IVA su n°13 fatture rivalutata e interessi legali, via fax.
A tale mia richiesta ha fatto riscontro con nota054514/U del3/11/09, Il Direttore Centrale Amministrazione e Finanza-D.ssa G.Anelli, ove,tra l’altro, si asseriva: “Tutte le aziende ambientali d’Italia, infatti, sono obbligate all’applicazione dell’IVA in base a interpretazioni ufficiali fornite dall’Agenzia delle Entrate
(risoluzione n.25/E del 5/2/2003,risoluzione del 17/6/2008
n.250), e che l’AMA è in tale operazione “un mero esecutore materiale” di disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.
Tanto per informarVi in merito. Cordialmente L.Cherubini
è opportuno e socialmente deplorevole che si paghi una tassa nella tassa, finora il governo non ha dato nessuna risposta, forse è perche stiamo entrando in campagna elettorale, e non bisogna irritare i contribuenti che pagano fino all’ultimo centesimo , come noi pensionati. grazie