Dopo due ore di discussione (sembrerebbero poche! evidentemente avevano le idee chiare), il Consiglio dei Ministri ha approvato in data 22.09.09 la Finanziaria 2010, o più precisamente gli interventi di finanza pubblica previsti per il triennio 2010-2013.
Il testo della Finanziaria si compone di soli tre articoli.
- Articolo 1, intitolato “Risultati differenziali“, precisa al punto quarto che qualora si realizzassero nel corso dell’anno 2010 maggiori disponibilità di finanza pubblica rispetto alle previsioni, le stesse sono destinate a vantaggio di famiglie con figli e di soggetti con reddito dichiarato medio-basso (tali sono considerati in particolare i lavoratori dipendenti ed i pensionati), riducendo nei confronti di costoro la pressione fiscale;
- Articolo 2 intitolato “Disposizioni diverse“, precisa al punto secondo che per finanziare le spese a carico della “Gestione per l’erogazione delle pensioni, assegni e indennità agli invalidi civili, ciechi e sordomuti” sono utilizzate fra l’altro, somme per un ammontare complessivo di 244,09 milioni di euro;
- Articolo 3 intitolato “Fondi ed entrata in vigore“, al punto ottavo precisa la data di entrata in vigore della Legge, fissata al 1° gennaio 2010.
Il testo non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Commenti politici più che ottimisti da parte della maggioranza, uno per tutti: l’onorevole Bocchino riferisce che dal testo della legge emerge il miglioramento del PIL che dimostrerebbe la positività dell’attività di governo svolta sino a qui per fronteggiare la crisi economica.
Non vi è crescita ma solo vantaggi per i ricchi e briciole per i poveri. Con le prerogative che dà il governo, scudo fiscale, calano gli introiti fiscali, e già si sta studiando di rimettere l’ICI, la fascia dei poveri aumenta e le briciole non basteranno più. Non c’è nessuna politica di sviluppo. Il sociale è fatto scomparire per favorire la speculazione ed aumentare le disuguaglianze.