Dopo gli aumenti dei giorni scorsi si sono verificati altri aumenti alla benziane.

Infatti sono stati riscontrati in alcuni distributori aumenti tra i 3 e i 7 centesimi di  euro, nel giro di una settimana la benzina ha messo a segno aumenti tra 1,4 e 1,9 centesimi al litro, mentre il diesel tra 1,8 e 2 centesimi al litro.

Riporto da TGFIN:

A subire i rincari maggiori è stata la benzina Tamoil, cresciuta di 9 millesimi rispetto all’impennata degli scorsi giorni: un litro costa 1,389 euro. La differenza tra verde e gasolio a questo punto si fa sempre meno evidente: la benzina è salita infatti a ridosso dei 1,40 euro al litro, mentre il gasolio sfiora quota 1,37 euro.
Se non ci fosse stato il taglio fiscale deciso del governo, che “taglia” i prezzi di 2 centesimi al litro per entrambi i carburanti, benzina e gasolio avrebbero già superato i livelli record toccati prima di Pasqua.
La nuova fiammata dei prezzi già nei giorni passati ha allertato i consumatori: per il Codacons è necessario che il prossimo Governo studi nuovi sgravi fiscali e incrementi la concorrenza del settore, mentre Federconsumatori è tornato a parlare di “speculazioni sulle tasche degli italiani”, ribadendo la necessità di un “intervento di liberalizzazione”.

Fonte TGFIN