Siamo gli ultimi in Europa! L’Eurostat (l’agenzia statistica dell’Unione) ha certificato, basandosi sulla “Indagine europea sul lavoro del 2005”, che la percentuale dei maschi laureati tra i 25 e i 64 anni in Italia è la metà della media europea; i dati poi non sono certo positivi per le donne: 12,8% rispetto alla media dell’Unione europea del 22,7%.
In Italia solo l’11,6% degli uomini arriva alla fatidica nomina di “Dottore”, mentre la media UE è del 23,2% . Peggio di noi fanno solo Malta con il 9,9%, la Romania con il 10,7% e la Repubblica Ceca con l’11,6%.
Imigliori sono danesi (30,9%) e olandesi (32,7%) per i maschi laureati e finlandesi (39,4%) ed estoni (38,8%) per le donne.
Naturalmente siamo tra i peggiori anche nella fase post-laurea (ma questo già lo sapevamo!) e nonostante le laureate italiane siano maggiori dei laureati maschi, l’occupazione continua a privilegiare gli uomini, lavorano infatti l’86,2% degli uomini e il 75,3% delle donne.
Interessante, anche se sono convinto che al posto di tanti “Dottori” disoccupati, sarebbe preferibile avere tanti artigiani con un lavoro stabile ed indipendente.
per assurdo in italia si preferisco artigiani a laureati
questo perchè in alcuni casi i laureati per entrare nel mondo del lavoro devono superare barriere all’entrata, vedi tirocinio e specializzazioni.
è pur vero che nel lungo periodo i laureati, bene o male, trovano impiego ma vedere che mentre in tutta europa cresce il numero di laureati, maggior istruzione, in italia rimane piu basso.
Grazie che siamo gli ultimi, in Italia specialmente all’Università La Sapienza gli studenti sono troppi e poco seguiti.
non dipende solo da quello anche perche nella statistica non si parla solo dell’università la Sapienza o solo di quelle statali ma anche delle private dove gli studenti sono di meno e “forse” ripeto “forse” meglio seguiti.