I capricci dell’Euribor e le fluttuazioni dei mercati minacciano 3,2 milioni le famiglie italiane a potenziale rischio di insolvenza. Stando alle proiezioni del XXV Rapporto Bnl/Einaudi basterbbe un ulteriore ritocco ai tassi di interesse europei per mettere in ginocchio ¼ delle famiglie. Stando al rapporto il 52,7% degli italiani che ha contratto un mutuo ipotecario ha un mutuo a tasso variabile e non è consapevole di essere esposto al rischio di tasso.Se negli Stati Uniti ad essere finito nell’occhio delle turbolenze è il settore dei mutui subprime in Italia ad essere in forte disequilibrio sono i mutui a tasso variabile. Viene introdotta nella finanziaria di quest’anno un piccolo per il 2008 e altri 10 milioni per il 2009, lo stato si accollerà le spese del mancato rimborso delle rate dei soggetti che dimostrano di essere in difficoltà con il pagamento.
Ad oggi la legge prevede un periodo massimo di sospensione di 18 mesi, in cui il mutuatario sia esentato dal pagamento rateale, purché per “giusta causa”. Il Fondo di solidarietà previsto dalla Finanziaria intende accollarsi i costi di procedure bancarie e notarili necessari alla sopsensione del mutuo alleggerendo l’onere gravante su banca e cliente.
Stando alle previsioni lo stanziamento governativo dovrebbe offrire una copertura a circa 30 mila cittadini per una spesa media di 330 euro.
Rimane un unico dubbio, sarà sufficiente lo stanziamento considerate le circa 30 mila famiglie interessate?
Considerando un mutuo ventennale da 100 mila euro la sospensione per un anno e mezzo costerebbe alla banca in termini di interessi mancati circa 7 mila euro. Inutile dire che la sola copertura di spese notarili non potrà servire a molto al cittadino in difficoltà che, per poter riprendere il pagamento, dovrà procedere alla rinegoziazione o essere condannato all’insolvenza perenne.
Fonte: soldiblog