Il messaggio numero 2.126 dell’Inps ha avuto come oggetto le nuove disposizioni relative all’operazione Craa. Con questa sigla si intende il confronto tra le retribuzione delle aziende agricole, dunque è il settore primario il grande protagonista dei chiarimento dell’istituto previdenziale. Come spiega chiaramente il messaggio in questione, le parti che hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) che riguarda gli operai agricoli tradizionali e i florovivaisti hanno anche firmato lo scorso 14 gennaio un avviso comune.

Da quest’ultimo è stata presa in considerazione l’interpretazione delle norme contrattuali su orario di lavoro e retribuzione: i lavoratori coinvolti hanno diritto a questi due elementi nelle ipotesi che sono previste in maniera esplicita nell’avviso stesso. Proprio a dicembre, tra l’altro, è stato siglato un importante accordo tra Entrate e associazioni agricole. L’interpretazione autentica delle norme di cui si sta parlando va a determinare dei riflessi molto importanti per quel che riguarda l’applicazione del quarto e del quinto comma dell’articolo 1 della Legge 81 del 2006 (“Interventi urgenti per i settori dell’agricoltura, dell’agroindustria, della pesca, nonché in materia di fiscalità d’impresa”).

Nel dettaglio, i due commi citati parlando dei lavoratori agricoli a tempo determinato e indeterminato, ma anche delle prestazioni temporanee in favore degli operai del settore. Altri riflessi, poi, sono quelli che hanno a che fare con la posizione assicurativa ai fini delle prestazioni che non sono temporanee. Il termine temporale utile in questo senso è pari ad altri sessanta giorni, a partire dalla data odierna: in questo modo, le aziende potranno proporre delle eccezioni eventuali, tenendo però conto della nuova interpretazione contrattuale. Saranno le sedi Inps ad annullare o rettificare gli atti di accertamento che sono già stati emessi, dopo la rinuncia del soggetto interessato agli eventuali ricorsi inoltrati. Non vi saranno, infine, notifiche di altri atti di accertamento per quei periodi che non sono ancora scaduti, almeno fino alle nuove disposizioni.